venerdì 18 luglio 2008

L'uomo che voleva fare il cowboy e il vignaiolo che vuole diventare povero


Nel peregrinare lungo le vie del gusto capita, a volte, di imbattersi in persone speciali, fuori dal comune, Paolo Parisi e Fabrizio Niccolaini appartengono a questa categoria.
Paolo Parisi di origini liguri, fin da piccolo aveva un sogno nel cassetto, quello di fare il Cowboy.
Un sognatore? Forse, ma con passione e abnegazione e' riuscito a dare forma al suo progetto ed ora ,ormai toscano di adozione, ha coronato il suo sogno, dice: "e' difficile riuscire a comunicare l'emozione che possa dare il condurre una Mandria a cavallo. Sei nella natura in mezzo a animali su un animale, volendo si può aggiungere anche un cane per la conduzione e il cerchio è chiuso in bellezza. Quando riesco a farlo mi sento un Re, mio figlio Filippo è principalmente dedicato ad una vita del genere e spero apprezzi il privilegio."
Nella sua azienda produce la carne piu' buona del mondo, dai suoi maialini di cinta senese ricava lardo, capocollo, prosciutto, e quant'altro, roba da leccarsi i baffi (per dirla alla Mario Soldati) ma non solo, le sue uova da galline livornesi che vivono allo stato brado sono semplicemente straordinarie, per non parlare della carne delle sue vacche Angus, sapori dimenticati che ci riportano all'infanzia e che la globalizzazione ha inesorabilmente cancellato.
Fabrizio Niccolaini vive e coltiva le sue viti nella maremma grossetana; mi ha molto colpito in una recente intervista a Phortos il suo modo d'intendere ed interpretare la sua vita professionale in cui diceva: "si puo' essere ricchi anche nella poverta'. La mia grande aspirazione sarebbe di riuscire a vivere diventando povero, accontentandomi del giusto con una vita il piu' possibile a dimensione umana." un uomo coraggioso ed un grande vignaiolo senza compromessi, che lavora (nel senso piu' fisico del termine, basta gurdargli le mani...) con grande rispetto per la natura e l'ambiente e ci regala anno dopo anno dei grandi vini mai uguali a se stessi, figli di una mano felice ma anche di annate climaticamente diverse, un puro, un'uomo di grande onesta' intelettuale, un vero custode del patrimonio "contadino" dei nostri tempi, merce ahime', assai rara di questi tempi...

Disco in abbinamento: Robert Earl Keen - Bigger Piece Of The Sky

3 commenti:

  1. Sono entusiasta di essere in un post con Fabrizio Niccolaini, è addirittura scioccante pensare solo come uno come lui ad un passo praticamente dalla possibilità di costruire un successo anche commerciale, possa davvero voler vivere con meno, io lo conosco da tempo e penso che sia davvero un maestro, un guru, uno che ha vinto,che non si è fatto fregare dal consumismo, grande ammirazione e invidia per come riesce a rapportarsi con questo mondo.
    per quanto mi riguarda continuo a sognare e che Dio me la mandi buona, saluti a tutti e mi raccomando parola d'ordine CORAGGIO, virtù in via di estinzione, PAOLO PARISI

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  2. Buonissimi e affascinanti i vini firmati da Niccolaini. Ancora più affascinante la storia dell'uomo.

    Great post... Jeremy

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  3. great you visit us Jeremy.
    I love what you're a doing with do bianchi!
    ciao
    ciciux

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