sabato 21 marzo 2009

Le mani del vignaiolo e il Gavi del '91

Rendez-Vous e partenza per Novi Ligure, tanta la voglia di incontrarsi e le parole tra noi fanno sembrare la distanza percorsa un piccolo trasferimento. All'arrivo a Cascina degli Ulivi il cartello Attenzione Bambini al Pascolo ci fa riflettere sull'atmosfera che troveremo...
Saluti di rito e piacevolmente accompagnati da Marina ci spostiamo alla vigna Montemarino da Stefano Bellotti che ci aspetta, ed è qui in mezzo alle sue vigne che ci introduce la sua visione di vigneron, fatta di cultura tramandata, di biodinamica, di rispetto nel condurre il vigneto e di lavoro duro e faticoso, basta guardare le sue mani per capire, mani di un'uomo che in vigna ci lavora per davvero, mica i fighetti incravattati del Vinitaly; Bellotti e' un uomo con un intuito e una perspicacia fuori dal comune che lo rendono personaggio unico nella martoriata realtà della docg Gavi, una vera voce fuori dal coro.
Voce fuori da coro che ritrovi tutta nei suoi vini che ti portano a pensare che stai bevendo un Riesling della Mosella quando invece ti hanno versato un suo Gavi del 1991... quanta magia e quante emozioni in quel bicchiere..

tornando a casa questa bella canzone degli Okkervil River ci fa compagnia


Tatix & Roberto “uvaeunquarto” Jacquemod

3 commenti:

  1. l'okkervil acustico... grande. come sempre grandi ritorni a casa.

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  2. eh si.., chissa' come sara' il ritorno a casa dopo l'armadillo meeting in Valle d'Aosta..

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  3. Eppure all'Ais insegnano che un gavi non puo' invecchiare piu' di due anni,e poi non dovrebbe avere quel colore,ci vorrebbe una chiarifica,una stabilizzazione,una pastorizzazione.Insomma deve nascere morto!

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