lunedì 6 febbraio 2012

Clos de Tart

Un vino, un Domaine, un Appellation, un Grand Cru. Tutto straordinario, ma anche straordinario è il silenzio che circonda questo vino. Non ricordo nemmeno più quando è stata l’ultima volta che ho letto qualche rilievo, qualche nota descrittiva o qualche osservazione che riguardi questo vino sul web. Neppure rarissimo, anzi, per i parametri della Cote de Nuits addirittura il contrario, perché 25000 bottiglie dello stesso cru non è la normalità, questa è l’eccezione. Forse sono i prezzi spuntati dalle migliori annate ad aver allontanato il grande pubblico. Questo 2000 costava meno di 100 euro, oggi il doppio, ma secondo me li vale tutti. Certo, annate come la 2005 valgono oltre i 300 euro, così come la 2009. Più o meno, poi cercando bene si può anche risparmiare qualche pezzo da dieci. Ma quel che conta è che ancora una volta si possa dimostrare quanto sia stata inizialmente sottovalutata questa annata, che continua a prendersi rivincite su rivincite su annate successive, perché prima o poi il mercato va a premiare quello che vale la pena di premiare, e caso raro in Borgogna, proprio un vino che deve la sua posizione di mercato sviluppata lungo i decenni grazie ad una delle prerogative più improbabili da quelle parti, e cioè la quantità di prodotto. 

Dunque inviterei gli appassionati che hanno dimenticato Clos de Tart a riavvicinarsi a questo grand cru, che a distanza di una dozzina di anni si sta evolvendo in una direzione prossima al floreale e al tartufato, avendo progressivamente abbandonato i toni vicini ai frutti rossi e neri, e trovando piano piano un aderenza territoriale che gli è propria, e che continuerà a sviluppare armonicamente, invecchiando con grazia e dignità come testimonia il bellissimo colore, appena unghiato. Un grande classico da riscoprire.



- gdf -

7 commenti:

  1. Bevuto solo una volta proposto da te alle Antiche Contrade un 14 Luglio di qualche anno fa...ne conservo un buon ricordo ma quello che mi venne da scrivere su questo vino ormai è perso chissà dove nel cimitero dei forum...
    breg

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    1. Vero, era il 14 Luglio 2007.

      Dunque, inutile cercare sui forum, siamo d'accordo, quindi ci provo a memoria. Tanto erano tutti 2000, a parte il Krug.

      Il Krug era un vintage, forse un 1989 o 1990

      Poi:
      Puligny Montrachet Folatieres D'Auvenay
      Chevalier Montrachet Domaine Leflaive
      Auxey Duresses Coche Dury
      Vosne Romanée Beaux Monts Domaine Leroy
      Clos de Tart
      La Tache DRC

      Forse un Yquem a chiudere ma in mezzo c'era qualche altra cosa...

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    2. Il Krug era 90, l'Yquem 96 e in mezzo c'era Cros Parantoux di Rouget e di Mme Leflaive fu il Bienvenues Batard Montrachet ....
      Ho ritrovato sul pc solo gli appunti scritti di fretta (magie del recupero file :) ):
      Clos de Tart Grand Cru Monopole 2000 Momessin
      Annta sottovalutata?Sbagliato ! Sentori di terra e minerali si alternano a sentori speziati, in un vino veramente complesso ed affascinante, mora selvatica principalmente e violetta.

      Ma per me di quella giornata la sorpresa migliore( certo non il miglior vino) fu l'Auxey Duresses...
      breg

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    3. Pure un Cros Parantoux vi stappai, che giornata, 22 ore senza vedere un letto ;-)

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  2. Chissà che menù :-))
    Beppe

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    1. Il menù fu:
      Astragali di tonno rosso ai semi di papavero e salsa barbabietola
      Aragosta e scampi arrostiti,patate e cipolla confit
      Tagliatelle fresche con porcini e jus de viande
      Filetto di Fassona "Rossini"
      Cilindro di mousse al torrone, granella di nocciole e salsa di albicocche

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  3. Mah, è dura dopo quasi cinque anni...

    Battuta di fassone,
    St.Jacques, astice... forse
    Plin?
    Sicuramente filetto Rossini e tarte tatin

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