sabato 22 settembre 2012

Bianco o Rosso?

- gdf 2012 -

Ma ti può venire fame se ti trovi ad Antrodoco? E tu dici, ma che ci facevi ad Antrodoco? Mah, va così, perché quando decidi di affidarti a tom-tom devi anche accettare che ti faccia passare da Antrodoco se stai andando verso l’Umbria. E pensi, meglio così, tanto oggi è saggio saltare il pranzo, così faccio media con la cena e il pranzo di ieri. Ma lo sappiamo come va a finire, verso le dodici viene un poco di fame, siamo fatti così, stiamo sempre ad ascoltare il nostro viscere dispettoso, ma ad Antrodoco pare non ci sia quasi nulla che inviti a fermarsi per una pausa pranzo. Non si pretende di trovare tavole degne di apparire sulle guide, che infatti non rilevano abitualmente la località, ma almeno una qualche osteria di camionisti dove mettere le gambe  sotto al tavolo per un’amatriciana. Amatrice non è molto distante, Rieti neppure, e neanche Rivodutri. Rivodutri, un pensiero per arrivare a La Trota, ma sono già le 12 e 30 quando la signorina tom-tom esclama: tra duecento metri svoltare a sinistra. 



Mi scusi signorina tom-tom, ma dove caspita si va girando alla prossima  a sinistra? Replica: svoltare subito a sinistra! E mo' son cz miei, perché - forse per risparmiarmi qualche chilometro - mi sbatte su per le rampe di un valico il cui nome ancor oggi mi rimane ignoto. A dire il vero salendo verso il valico con vista Terminillo qualche trattoria ci sarebbe anche, ma sono chiuse, tutte.

Tumefatto dalla discesa, coerente alla salita, si arriva dalle parti di un luogo che si chiama Gizzi quando sono ormai le 13.30, con lo stomaco vuoto e a pezzi. Non si capisce se stai in Umbria, nel Lazio o magari in Abruzzo. Il tempo cambia, confuso anch'esso dalla geografia, e butta giù un nubifragio che invoglia a rifugiarsi nel primo luogo che si incontrerà. Sapete come si dice in questi casi: adesso basta, nel primo posto che trovo aperto mi fermo!




Preferite mangià fori o venite di dentro?
Proviamo di fuori, poi caso mai continuasse a diluviare veniamo "di dentro"
La specialità della casa sono le grigliate di carne alla brace. Brace profumata di legna ( col clima autunnale... ) che invita a fidarsi dell'oste che spiega che metà dei piatti indicati in carta non sono disponibili in settimana. Però per le carni alla griglia nun c'è problema. Sono almeno una decina le carni da grigliare.

Accento particolare il suo, gli chiedo, ma dove siamo? In Lazio? In Umbria? In Abruzzo? 
Allunga un braccio in una direzione che lui vede chiaramente e aggiunge: Lazio! L'Umbria sta laggiù, laggiù in fondo, saranno almeno due chilometri.

Si può fare del pollo ruspante alla griglia?
Certo dottò, er pollo ieri stava ancora a cantà quaddietro! Un po' de vino? Bianco o rosso?
Mah, che dice, bianco?
Dottò, co'a carne ce vole er rosso.
E vada per il rosso.
Un po' de pecorino de quà? E i nostri carciofini casarecci? I crostini coi porcini de montagna? E quelli de carciofini no?

Che fai, gli dici di no? In dieci minuti riesce a mettere ogni cosa sul tavolo. In attesa del pollo che ieri stava ancora à cantà, poraccio. Però bono, propio bono er pollo. E molto buona anche la torta di ricotta e cioccolato appena fatta dalla mamma, che si rivela essere buona pasticcera oltre che valida serial-griller. Che ve lo dico a fare, siamo riusciti a spendere quasi cinquanta euro a testa anche qui, a Gizzi. Però, che pollo alla griglia!

1 commento:

  1. se non mi sbaglio all'ingresso di Antrodoco sotto il nome del comune fino ad una decina di anni fa c'era un altro cartello che diceva "dove se magna bene e se spenne poco", sostituito ora da un altro cartello di garibaldine memorie.

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