sabato 17 novembre 2012

Io non mi sento italiano...


- gdf 2013 -

Ma quest’anno un po’ di più, avendo voluto fare un bel giro nella ristorazione italiana, e quindi “dovendo” affrontare spesso i così detti “primi piatti”, che sostanzialmente fanno la differenza tra un ristorante italiano ed uno d’oltralpe. Non amo i primi piatti ma da noi è inevitabile affrontarli giornalmente; vabbè, sono andato a rivedere una bella dozzina di primi piatti veramente molto ben riusciti, e che mi hanno fatto tornare la voglia di pasta secca o pasta fresca, ravioli e tortelli, lasagne e gnocchi, e in alto, per cominciare, i magnifici plin de La Piola di Alba


Carnaroli e cardamomo: Piazza Duomo, Alba


Taglioiini all'uovo con ragù bianco di coniglio: La Fermata, Alessandria


Gnocchetti di topinambour, triglie, pesto e olive taggiasche: Il Pascia, Invorio


Orzo cotto nel latte, gamberi e bisque di gamberi tartufata: Pashà, Conversano


Rigatoni ai quattro formaggi: La Gastronavicella della Trattoria Zappatori, Pinerolo


Ravioli liquidi al tartufo e limone: La Meridiana, San Bartolomeo al Mare


Spaghetto freddo in passata di pomodori, frutti di mare e bottarga: La Pineta, Marina di Bibbona.


Pasta in bianco: Dolce Stil Novo, Venaria Reale


Plin di Seirass: Antica Corona Reale, Cervere


Risotto cremoso all'aglio dolce con animelle e riduzione al Sauternes: Antica Osteria del Ponte, Cassinetta di Lugagnano


Ravioli di capocollo laccati: Il Reale, Castel di Sangro


 Tortelli di zucca mantovani: Italia, Eataly Roma



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