domenica 4 novembre 2012

Strettamente personale


- Pavimento della cantina del Guardiano del Faro, dettaglio -

Mi aveva detto: dopo i 50 rallento. Bene, così di queste ce ne beviamo insieme qualcuna  in più e anche più spesso pensai. Insiste: metto l’overdrive e navigo a vista, sotto costa. Si, ripenso, sotto Costa sicuramente, visto che lui si trasferisce in alto, ma sotto costo mai, questo mai, ne sono certo, sempre al top, ma finalmente senza stress da massima prestazione da esibire under ground.

La classe e lo stile possono anche fare a meno di molto denaro per esprimersi, perché o ce la l’hai o non ce l’hai la classe. La classe e lo stile possono però essere soffocati dall’ambizione, dal senso del dovere, dal desiderio di sentirsi comunque importante e così tentare di arrivare dappertutto, anche se la modestia innata vorrebbe non si notasse troppo quanto sei intelligente e per bene. Insomma, le solite contraddizioni.

In più mettiamoci anche quella sostanza bastarda che si realizza mischiando elementi semplici ma che ti può destabilizzare, per effetto di quell’alchimia che si crea tra l’ambizione, il senso di responsabilità e l’orgoglio. Anche la nitroglicerina si fa con elementi semplici, però ad una temperatura inaspettata già congela, diventando estremamente pericolosa, i cristalli al suo interno diventando sottili come aghi e si spezzano facilmente  dando così il via all'esplosione; quindi è consigliabile lasciare che si scongeli da sola senza avvicinarsi.

Ar-Men, la Borgogna, il Luberon, Montecarlo. Nei progetti. Rimasi allora ancora per un po’ in disparte, lanciando lampi di luce dal faro che sembravano aver raggiunto la Pianura Padana. Anche alcune bottiglie con dentro il messaggio sembrava avessero raggiunto la destinazione, ma non so con quale effetto. La lunga vacanza sulle isole gli aveva fatto bene, le cose stavano maturando, almeno nelle intenzioni, o così mi aveva fatto intuire.

Qualche ridimensionamento, oltre a essere saggio da perseguire, sarà anche inevitabile pensai, ma non glielo farò pesare, tra amici non si fa, salvo nei momenti più criptici, quando qualcuna delle mie sfaccettature di personalità prende il sopravvento su quelle più moderate e alza i toni tentando nuovamente di tirargli un lembo del completo di Zegna.

Ma la maggioranza delle mie personalità sbriciolate sul tavolo dopo cena sono d’accordo nel non fargli pesare nulla, comunque si ramificherà il futuro, e anche perché ho già avuto tanto in rapporto a quello che è stato il mio contributo tangibile. Ma adesso si tratta di beni immateriali, ed è ancora più difficile decifrare i messaggi in queste condizioni di pura energia. Qui si tratta di convertire beni materiali in beni effimeri, il tempo passa inesorabile e il cavatappi brucia.

Ci sono già passato io sopra ad un pesante momento di ridimensionamento materiale, tanto da capire che un giorno non hai voglia di andare fuori a bere e mangiare anche se ti senti magro ma temi di spendere troppo. Mentre il giorno dopo non ti va ugualmente di farlo perché ti guardi troppo criticamente il profilo dell’addome allo specchio, pur se il conto corrente ti appare meno preoccupante di ieri.

Alla fine non sono uscito neanche il terzo giorno, perché alla fine della seconda serata di impasse, nel dubbio se mi importasse di più la carenza di denaro o l’abbondanza di addome mi sono ammazzato di troppi gin tonic, con sempre più gin e meno tonic, da non poter intendere neanche oggi un intero menù al Mirazur.

Quando cambi rotta qualche insidia la devi mettere in conto. Mi aveva detto: dopo i 50 rallento , e infatti da quattro volte l’anno, adesso, dopo quel viaggio alle Isole Baleari non si è più fatto vedere. Da quattro a zero, e solo qualche fioco lampo di luce è arrivato al faro. Chissà che cosa sarà accaduto a Ibiza. Maledetta Ibiza. Maledetto Sandy Marton!

gdf 12 minuti

10 commenti:

  1. Indipendentemente dai messaggi in bottiglia, indipendentemente dai lampi di luce mandati dal faro, indipendentemente anche dai messaggi strettamente personali, devo dire che oggni volta mi imbatta nella musica dei fantastici anni '80, mi torna il buon umore. Saranno stati anche gli anni degli orridi paninari milanesi, della Milano da bere, del craxismo che ci stava riducendo sul lastrico ed in tantissimi facevano finta di non vedere e non sapere, della sconfitta alla Fiat occupata, con Berlinguer che da un lato faceva comizi di fuoco davanti ai cancelli, mentre dall'altro si arrendeva agli Agnelli. Gli anni '80 saranno stati anche tutto questo, sicuramente anche l'inizio del crollo ideale e culturale che poi ci ha portato al diciottennio berlusconiano, però ero poco meno che ventenne, erano anni spensierati, di fine settimane nelle discoteche della riviera romagnola. Sandy Marton piaceva molto ma l'unico vero grande disco icona di quegli anni fu Relax dei Frankie goes to Hollywood. Ne conservo gelosamente il vinile originale della versione remix, ogni tanto lo rimetto a palla e mi sembra di tornare a bere vodka al melone bella ghiacciata. Ma è meglio che mi fermi con i ricordi, lascio eventualmente al Guardiano l'idea di un racconto alla sua maniera della cucina italiana anni '80....ma forse non ne sarà entusiuasta.....

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    1. Nei primi anni ottanta ero già un Michelino underground. Ma nessuno aveva ancora preso le tre stelle, neanche Marchesi che ci arrivò un anno dopo Sandy Marton. l'Italia dell'alta ristorazione era tenuta in piedi da una ventina di ristoranti. Il giro lo potevi anche fare una volta l'anno, vado a memoria: Cavallo Bianco Aosta, Guido Costigliole, Sorriso Soriso, Emiliano Stresa, Sole di Ranco, Gino a Camporosso, San Domenico Imola, Georges Cogny a Farini, La Frasca a Castrocaro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Boschetti a Tricesimo, Villa Mozart a Merano, Harry's Bar a Venezia, il Fini a Modena, il Trigabolo ad Argenta, l'Ambasciata a Quistello, il Desco a Verona, il Pescatore a Canneto sull'Oglio, Il Palma ad Alassio, Gualtiero Marchesi a Milano, Ezio Santin all'Antica Osteria del Ponte, e penso di essermi già troppo allargato.

      Dalle tue parti ricordo un Bacco a Bari, mentre dall'altra parte un giovane Iaccarino. E quei vecchi amici degli Alia, Pinuccio e Gaetano.

      A me non spiaceva il Craxismo, giravano un sacco di soldi nelle tasche di tutti ( quasi tutti ) senza capirne bene l'origine o il perché :-)) Però era divertente sguazzarci.
      Con 23 anni stai a pensare che cosa?
      Un giro in Champagneria a Milano.

      Krug rosè e astice al vino rosso dal Gualtiero dopo un Negroni al St.Ambroeus, what else?

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    2. sì, forse si è allargato troppo ma non può omettere Locanda dell'Angelo a Sarzana, Bersagliere a Goito, Cigno a Mantova e Genziana in Val d'Ultimo.

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    3. Brividi, grazie!
      Aggiungo il Rododendro di Boves?

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  2. 22 dicembre 1980 è morta mia mamma, aveva 41 anni.
    funerale il 24.

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    1. dimenticavo...

      alle 7.00 mi chiese se volevo la spremuta, andai a scuola e venne a prendermi mia zia con mio cugino.

      strettamente personale


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    2. A questo punto, e con questo clima, questa sera proseguiamo con l'outing. Questo msg posso intuire di chi è, ( perché non ho il controllo delle mail )mentre il prossimo post sarà sicuramente di Breg, e sarà tosto.
      Due anni fa gli chiesi pubblicamente di scrivere qualche cosa di liberatorio. E' arrivato.
      Merci et à très bientot.
      Anche a chi ha avuto una vita meno divertente e bruciata della mia.

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  3. il lato umano sale di importanza in questi tempi di fine epoca anche senza firme.
    Baci!

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  4. siete più profondi di Jules Verne... in ventimila leghe sotto i mari..

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