venerdì 1 febbraio 2013

La Credenza - prima parte -


del Guardiano del Faro


Giovanni spiega e rifinisce un piatto al tavolo
Siccome ho esagerato, adesso mi ritrovo nella condizione di dover dividere il post in due parti. Troppi piatti, troppi vini, troppe foto. Ma la sensazione di aver esagerato l’ho avuta dopo, quando ho rivisto la quantità di foto che testimoniavamo -senza dare scampo al mio senso di colpa- la quantità di vini e di piatti assaggiati. Ma la percezione, sul momento e nelle ore successive, era invece opposta, tale è stata la leggerezza e l'armonia dell'impegnativo menù realizzato da Giovanni Grasso e dall'ottima Chiara, rivelatasi anche eccellente pasticcera. Anche il servizio dei vini al bicchiere, da opportuno spillatore ad azoto alimentare, aiuta molto ad equilibrare un menù apparentemente impegnativo. La gradevolezza e la luminosità dell'ambiente, la bellissima giornata di sole e una convincente linea di cucina alla fine hanno avuto la meglio su ogni senso di colpa. Comunque, le foto erano veramente troppe per metterle tutte in un unico post, quindi, per il momento quelle introduttive e domani quelle dei molti piatti assaggiati, ribadendo che rispetto al mio ultimo passaggio ( due anni fa ) la cucina di Giovanni Grasso e Igor Macchia mi è apparsa migliorata, e non di poco.

La saletta più riservata

Il giardino


Uno dei due spillatori ad azoto

I tavoli nella luminosa sala principale


La grande carta dei vini "tradizionale"...

... e quella su ipad



- segue -

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