lunedì 25 marzo 2013

Il tavolo a fianco


Il mattino ha l’oro in bocca, il mattino ha loro in bocca, il mattino ha l’oro in bocca, il mattino ha loro in bocca, il mattino ha l’oro in bocca, il mattino ha loro in bocca, il mattino ha l’oro in bocca, il mattino ha loro in bocca, il mattino ha l'oro in bocca, il mattino ha loro in bocca, il mattino ha l'oro in bocca, il mattino ha loro in bocca, il mattino ha l'oro in bocca, il mattino ha l'oro in bocca, il mattino ha l'oro in bocca…


gdf 2014



Ma perché devo diventare matto per queste cose, ma perché me la devo ancora prendere così tanto da diventare verde carciofo quando assisto a codesti misfatti? Tanto mica faccio ancora il cameriere? O il maitre, né tanto meno il sommelier. Che se la sbrighino da soli! E se non sono in grado di farsi rispettare che subiscano! Ma è questo mondo contromano che continua a farmi diventare matto a periodi, un mondo di persone che secondo me va al contrario, e lo dico mentre mi arrivano incontro quasi tutti dalla direzione opposta pretendendo arrogantemente di avere precedenza e buone ragioni per farlo. Ed è ancora più strano tutto ciò, perché la collettività non pensa, sono gli individui che pensano.

Mi vuoi rispondere al telefono, mi vuoi rispondere alle e-mail, mi vuoi rispondere a tema e non a vanvera se ti interpello? Vuoi essere puntuale a rimborsarmi alla scadenza, vuoi arrivare puntuale all’appuntamento, vuoi ricordarti quanto mi avevi promesso di fare? La vuoi smettere di sorpassarmi disinvoltamente a destra a velocità doppia? Si. ho capito che non te ne frega nulla di invadere la mia corsia con lo scooter mentre sorpassi tutti oltre la mezzeria, anche sulle sulle strisce pedonali. Devi anche sapere che una volta o l'altra, forse, terrò duro e ti stirerò senza pietà.

Ma allora aveva proprio ragione Roger Vergè l’ultima volta che lo vidi: mais alors c’est vous! Si Roger, sono io che mi sento fuori luogo, mentre piove, figurati oggi che grandina a Cannes, di nuovo.


Ma perché sono sempre le persone per bene che ci devono rimettere e non i mascalzoni, ma perché sono sempre loro a dover fare un passo indietro di fronte all’ignoranza e all’arroganza? Non parlo di me, e neanche dei correntisti ciprioti, ma dell’oste qui sotto al faro. Di nuovo fregato da un bellimbusto con bambina al seguito e con il plafond esaurito del bancomat. Se permette, riprovo al bancomat qui vicino, magari è il suo apparecchio che non funziona… E ciao anche a questo, che starà già spiegando alla piccola come si fa a stare al mondo andando contromano, fregando le persone per bene.

Mi fa tenerezza quest’oste. Ah se fossi stato al suo posto, ma per fortuna no, perché smisi di fare quel mestiere la mattina successiva alla notte  in cui fui tentato di mettere le mani in faccia – ma sarebbe più corretto dire “al collo” – a una come questa qui a fianco, però troppo famosa e troppo finta bionda per poterla passare liscia.

E invece il povero e remissivo buon oste se la sta gestendo al limite delle sue (scarse) capacità dialettiche per venirne fuori. Lui è rozzo ma semplice e buono. Lei rozza, arrogante e volgare Befana con le mimose appassite al tavolo. Befana di forma e di fatto, con la scopa parcheggiata nel porta ombrelli, a far la saputa a voce troppo alta e tanto fastidiosa con l’amica più giovane, la solita, quella fatta con lo stampino, di colore e forma, con la frangia troppo perfetta, quella che inevitabilmente cerca conforto al tavolo a fianco. Il mio.

Dovrei farmi i fatti miei, ma come è possibile farlo con questa che continua a richiamare l'attenzione dell'oste, non lasciandogli fare il suo lavoro, facendo le domande più insulse, più inutili, più banali e dove le risposte sono già tutte sottintese. Non ce la faccio.

Ma questi carciofi si può sapere come cz li vuoi? Se non mette il limone diventano neri! Lo vuoi capire che la finezza di una manciata di rossetti al vapore ti starebbero lontani mille miglia marine se solo potessero allontanarsi spontaneamente dall’acqua bollente? Ma no, senza dubbio ti avessero visto prima ci si sarebbero tuffati spontaneamente.

Barbaresco?!? Oh Santa Maria Goretti prega per noi. Barbaresco Dovunque sceglie la Signora, in dubbio tra le bottiglie più costose di vino rosso e alcolico. Ok, ok, non voglio farmi venire l’acidità metallica di un carciofo all’alcol e al tannino verde; mi faccio gli affari miei, come quando servii Arte di Clerico con un crudo di scampi in citronette. Ce la posso fare, ma non senza un sorriso tranciante che temo abbia ai loro occhi l’aspetto di una smorfia di disprezzo.

Ma li vuoi fritti, li vuoi in pastella, li vuoi in padella aglio olio e prezzemolo?  Li vuoi in tutte le maniere ma senza limone. Perché probabilmente disturberebbe il fascino del Barbaresco Dovunque a 14 gradi. E il pesce al forno? Se lo sfiletta lei al tavolo, allontanati oste, ci pensa la Signora - che forse è del mestiere -  a far fuori la tovaglia e il circondario del tavolo.

Mi sposto di qualche centimetro.

Un’altra bottiglia, pensando all'ultimo che l'ha sopportata, biondo e Santo, martirizzato immagino, e  il dubbio sale dunque alto tra quel Brunello di Montalcino Biondo & santo e il solito Barbaresco Dovunque. S'intristisce ora.  Anche un piatto di funghi per la Signora? Abbiamo appetito o vogliamo farla finita sperando siano tossici? Ma prima un’altra frase da annali del buon gusto: la seconda bottiglia di Barbaresco potrei averla sul tavolo a consumo?  A consumo? Questa mi mancava, mo' me la segno questa, ma perdendo visibilmente il controllo dei muscoli facciali. 

Caro il mio vicino di banco, vicino di tavolo, non mi guardare con tanto sarcasmo e tanto disprezzo. Sono triste. Mi volevo solo ubriacare: è così bella la vita vista da ubriachi, puoi dare fastidio a tutti, puoi andare contromano e sono sempre gli altri a sembrarti strani e fuori posto. Va tutto bene, finché qualcuno non ti contraddice, non farlo.

Ah si! E non potevi dirlo subito? Così evitavo di cenare da solo nel tavolo a fianco, quello sulla corsia di emergenza, mentre sta  piovendo.

gdf 





Devo io rinunciare al Balsamo della vita?
Per timore di un presunto giudizio futuro...
O illuso da speranze di una bevanda così divina...
Quando la fragile coppa si disgregherà in cenere...

Omar

4 commenti:

  1. Spesso fuori luogo, allora sono io, sta tutto qui ma non proprio c’è un’altra cosa da sapere sulle persone per bene che vivono pacificamente in un mondo a parte : sono altamente pericolosi, un giorno potrebbero non sopportare più l’insostenibile leggerezza degli esseri

    Marco

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  2. Quelli che a Cipro andranno con la ruspa in Banca. Tu ne hai 98 e sei tranquillo, tu ne hai 101 e adesso 80. Una merda di ladri, e poi toccherà a noi
    Beppe

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  3. Pensavo chiudesse a zero commenti la giornata questo post.
    Un po' lo speravo, di aver di nuovo indovinato il post perfetto, quello che non richiede commenti, invece no, per fortuna no, se no mi sarei veramente convinto di essere io ad andare contromano.

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  4. Non un post ma la millesima bottiglia lanciata da là sopra, che si romperà, come quasi tutte le altre si è rotta sulla scogliera, ma che valeva la pena di lanciare, come tutte le idee per bene
    A

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