mercoledì 4 dicembre 2013

Milano Vintage


gdf


Bevevo Berlucchi Max Rosè abbinandolo ad una taglia 46 vintage drop corto storcendo il naso di fronte ad una porzione troppo grande di risotto alla milanese con ossobuco in gremolata. Mi accompagnavo a ragazze sempre troppo giovani e troppo magre perché non potessero protestare di fronte a tanto vecchiume e dal dubbio midollo. 

Si sarebbe definito vintage, con un auto troppo vintage, prima che venisse di moda un vintage, che ancora tentavo di nascondere sotto un mallo di noce.

Avevo in mente una Vantage, e si poteva anche fare se le mucche avessero deciso di non impazzire nonostante la follia dell'uomo. Vinse l'uomo. Animelle, cervello e osso buco, ma vinse l'uomo. Anche qui. Di nuovo, anche oggi.



Rimesso al suo posto l'economico Franciacorta, un capitolo Krug si disperse anche qui dentro, dove non sono tornato in Vantage e neppure con una stella cadente che mi potesse guidare davanti alla Volante, ma lasciando balzelli e diversi livelli di elezione economica, abbandonando la stellina in periferia e prendendo il numero uno, quello del 1928, quello tracciato in una Belle Epoque fatta di metallo, vetro e legno.

Senza plastica; è la plastica che su questo tram numero uno non vedo, salvo che nell'obliteratore. Ha quasi un timone il tranviere al posto di comando. Non lo usa ma ce l'ha, lì alla sua destra, appena sotto ad un cartello di altra plastica scritta al contrario, perché è lui a non dover parlare con i passeggeri e non il contrario. Ma perché tranviere si scrive con la N se il suo ruolo va con la M? Glielo chiederei ma quel secondo pezzo di plastica mi inibisce.  M'insegna una M o una Mac D? Forse fanno hamburger lì sotto? No, invitano persone ancora integre a scendere in quella topaia; no, non le hanno ancora tritate. Prima di farlo dovranno uscire di propria volontà da là sotto 

Non bancari, per una volta, pronti alla morte da tritacarne alla carta, ma Banchieri a menù del giorno: sembrerebbe un contrario ma il tema rimane lo stesso: fottere i correntisti, quelli che gli hanno dato da mangiare da decenni di meglio di un'insalata di granchio o di una tartare preparata al geuridon. Come dire, te la faccio davanti agli occhi. L'hai capito così?

Polpettine prima di tutto, di li comincia il recupero.

Linea 1, alla Scala, direzione Corso Sempione.
Comunque soddisfatto di questo romantico Boeucc -indispensabile quanto inutile- ma sempre con la testa fuori.







gdf sette minuti

1 commento:

  1. Ho sentito miao e temuto che la mucca pazza avesse avuto la meglio, dopo aver letto in 7 secondi i tuoi 7 minuti, poi ho tradotto con calma fin dove ho potuto, avrai preso 7 chili in 7 anni, perso denaro ma non tempo, mai dire mais i gatti vintage hanno un Vantage, hanno 7 vite.

    M 50&50

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