lunedì 9 giugno 2014

Massimo Camia


del Guardiano del Faro


Poi in giro si sente dire che Massimo Camia fatica a stare al passo con i tempi. E invece guardate qui che modernità, perfino il gps sul biglietto da visita ha voluto. E la collezione di Batman alle pareti ve l’aspettavate? Il tutto in un ambiente contemporaneo dal decoro intuibile già dall’esterno e dell’arredamento ton sur ton veramente ben riuscito.

Massimo Camia, qui a La Morra dallo scorso autunno

E infine le grandi vetrate che oltre a portare la benefica luce naturale taglia il paesaggio a fasce di appartenenza ben definite, dai campi colmi di spighe di grano punteggiati di papaveri ai noccioleti, e laggiù salendo verso La Morra, alcuni dei cru più prestigiosi del comune limitrofo di Barolo, a due passi da quello che forse può essere considerato il più prestigioso dei vigneti di Barolo: Cannubi


Importante il gps, perché se uno legge nell’indirizzo La Morra, sarà tentato dalla bella strada panoramica che sale fin lassù, invece il nuovo ristorante di Massimo Camia e giù a fondo valle, sulla strada che collega Barolo ad Alba, custodito dentro l’immobile dell’Azienda Vinicola Damilano.





E' l'artista di Alba Mauro Rosso l'autore di queste originali opere

Ci sono due menù tariffati rispettivamente a 65 e 75 euro. 
Alla carta si spende pressoché la stessa cifra.

Francesco Spadaro da Bordighera, elegante e diligente sommelier

Che dispone di una carta dei vini di notevole spessore

Dettagli: oltre ai ganci porta borsette si notano le custodie degli occhiali per gli ospiti che se li sono dimenticati a casa, con tre gradazioni di lenti 

L'aperitivo territoriale

Una crocchetta di asparagi

E gli altri stuzzichini, tra cui un delizioso intingolo di novellame con piselli freschi

La crema tiepida di barbabietola con emincé di coniglio

Pane e grissini molto buoni. Notevole anche la focaccina al rosmarino

Barbera a 15 gradi, che si fa sentire in una giornata già particolarmente calda

I filettoni di cabillaud croccanti su crema di patate ratte, sesamo tostato o gocce d'olio di nocciole.

Lo scamone tonnato, con gli ingredienti in bella evidenza e la salsa tonnata fatta senza uova, alleggerita nella consistenza ma non nel sapore

La ricca composizione di calamari e gamberi con burrata pugliese e maionese di pomodori Pachino


Ma si, non ci sta male un pinot nero insieme

Gnocchetti con vongole, asparagi e pomodoro candito

Bello e buono il risotto verde di erbe e spinacino, lumache di Cherasco

Il nuovo arrivato, ma per il momento è preferibile bere il 2009

La variazione di tonno ligure in tre versioni, di cui va giustamente fiero lo chef

Abbinamento che pareva azzardato, invece tutto sommato ci può stare pure questo.
Il vino migliore della giornata

Una rarità: la carta dei formaggi

Pre dessert: un cremoso di Barolo chinato al cioccolato

E il gran dessert territoriale: gianduja, nocciole, panna, caramello, biscotto sablé...

Presentazione elegante

Piccola pasticceria alla nocciole tonda gentile

O al cioccolato bianco e ananas

Un definitivo bicchiere di vecchio Calvados

L'originale decoro delle pareti del bagno

La grande cucina

Il tavolo dello chef, con vista sulla cucina

Visita guidata


gdf

2 commenti:

  1. Wow,andrei per tutto sia chiaro,ma i dolci mi hanno colpito e affondato,patito della nocciola da sempre.Bel posto.
    Se posso aggiungere,leggendo un sacco di recensioni,questo mi sembra l unico,o uno tra i pochi lembi di terra italiana, dove e quasi difficile mangiare male.

    TMC

    RispondiElimina
  2. Infatti, per dire di aver mangiato male da queste parti bisogna proprio essere caduti in un fosso

    RispondiElimina