giovedì 12 febbraio 2015

La lingua da Nobel



Marco 50&50

Se mi mandi il pezzo entro stanotte non lo passo nemmeno al vaglio della censura e te lo pubblico così com’è, ma stai attento, credere di avere padronanza della lingua porta a strafare.


…padronanza della lingua, chissà cos’avrà voluto dire…comunque oggi parliamo di lingua di vitella in salsa verde.
Per la buona riuscita di questo piatto piemontese la ricetta prevede un solo ingrediente, la lingua e quel guizzo in più dato dal bagnet verd.
Dunque prezzemolo, aglio, mollica di pane, aceto, acciughe, tuorlo…
Ma cosa sto facendo, copio incollo la ricetta del bagnetto verde nemmeno fossi una paperella nel mare color smeraldo, il capo redattore mi ha chiesto  un pezzo di costume tra il rosa confetto e il rosso antico dandomi carta bianca, velina mora e uno specchio per l'arrampicata, approfittiamone.
La scala di colori che va dal bacio casto al rapporto completo mi lascia ampio spazio di manovra, ligio al dovere mi procuro una bottiglia del liquore introvabile e mentre sgranocchio qualche mandorla ovale si accende una lampadina e si spengono le luci.

Lei si chiama Monica e ha un ovale perfetto, l'andamento sinusoidale della sua lingua le ha sempre permesso di evitare gli spigoli delle stanze e della vita, da ragazzi una così ce la sognavamo, ad occhi aperti e dopo qualche anno, le cose non cambiano poi di molto.

Se mi chiamassi Ippolita Avalli l'autrice di uno dei più bei thriller letti negli ultimi anni, avrei potuto scrivere " ...vorrei avere la sinuosità del serpente per quello che comincio a fargli subito dopo, la lingua vellutata di un cucciolo di cane, i movimenti precisi e travolgenti di un ballerino di tango", ma non scrivo thriller.

Quando Monica abbassa la testa non è un segno di resa, ci si arrende di conseguenza, inevitabilmente, che ci si chiami Pecos o Bill cambia poco, è acqua di cascata che rende levigati anche i Rolling Stones che, spossati, terminano la loro corsa in un laghetto alpino.
La velocità fine a se stessa può essere un danno, massimo controllo in frenata, curve pericolose costringono quasi a fermarsi per ripartenze in crescendo da capogiro, mentre il tachimetro non va fuori giri la testa perde il controllo per finire in orbita.

Inghiottiti dal vulcano dalla lingua infuocata si entra in una dimensione senza tempo per scoprire al risveglio che non ne rimane nemmeno una goccia...
..di rosso antico.
Finiti confetti&concetti il pezzo è pronto.


 M 50&50

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