domenica 2 agosto 2015

L'acronimo di classe



Marco 50&50

Non ha reagito, l'ho distrutto davanti a tutti con un acronimo di gran classe, ho trovato per lui una definizione che gli calza a pennello e l'ho messo a tacere, avrà pensato



Ma l'apparenza inganna e se una cosa ti calza a pennello potresti ritrovarti con un calzino macchiato di vernice oppure potrebbero arrivare, quasi fuori tempo massimo, due pennellate d'ironia, sul treno del ritorno, sperando abbiano preso un biglietto di prima classe che andrebbe sempre mantenuta, anche se il suo non era un attacco frontale, un diretto al mento, piuttosto un  colpo a tradimento, un'imboscata.

Anch'io mi aspettavo una sua risposta, la battuta, però, invece di far piangere dal ridere, fa ridere (ben poco) per non piangere e risposte da lui, persona garbata ed essenziale, non arriveranno.
Ma l'esca avvelenata, destinata ad altri, è per me un boccone irresistibile e abbocco, peccando d'inesperienza e un po' di presunzione, invado di nero il bianco che altri avrebbero preferito lasciare immacolato, maledetto toscano che non dimentica Petrucciani, accorro a difesa di chi non ne ha bisogno, così, serenamente, mi sparo un gin tonic e una pippa, mentale, compromettendo ulteriormente la mia sanità, montarsi la testa montando albumi a neve è peggio, oltre tutto, se le ovaiole non rallentano il ritmo, c'è il rischio di slogarsi un polso...chissà se l'avrà capita, credo di si, non è necessario essere aquile, se lo fossimo saremmo tutti in un Hotel, in California, un assolo di chitarra in sottofondo in attesa che una bagnina ci salvi...e se si dovesse offendere..."maffiguriamoci", non ha mica l'esclusiva...avevo dell'ironia in scadenza...

M 50&50

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