sabato 26 settembre 2015

Errata corrige, non gourmet ma bensì gourmand



Andando al cesso con il colpo in canna lo colgo con il sorcio in bocca, lo becco, mentre comunica con i suoi dipendenti; dice: oggi invece dei soliti polli ci toccano solo rompicogloni, preparatevi! Tanto prima o poi se ne andranno anche questi.

Mi faccio delle domande tornando al tavolo. La prima?  chi sarà l'altro? io l'ho solo messo in Guida con buona menzione, stai a vedere che ho fatto di nuovo una cazzata.

Addirittura l'alter ego trovo al tavolo, ma distante; eccolo, è l'altro rompicoglioni, quello di un'altra Guida, quello che -siccome è giornata- mi fa pesare oneri e non onori relativi alla mia collaborazione, dei difetti della mia collaborazione, di ancor prima di inziarla, come fossi il nuovo AD di Volkswagen.

Quindi mi patisce. Ci godo e non gli rispondo, non mi rispondo, preferisco bere, e quando decido di bere bevo, non importa cosa, e lui da distante, non volendosi avvicinare neanche con un bastone da cieco, mi da involontariamente un'informazione straordinaria a voce alta. Oh! Adesso ci divertiamo, penso, ma proprio solo per divertirci invece di inveire verso chi come te fa la stessa cosa, ma con una coscienza ed una leggerezza diversa. Punto, Punto, non Giunti al Punto, ma Punto, ci punto, con i beach boys a suonare.

Mi rilasso, rifletto : Guida Gourmet no, ma Passione Gourmet, Reporter Gourmet, Viaggiatore Gourmet ed ogni altro seriale alieno -perchè non cartaceo- a me affine, andrebbe infine inserito in categoria gourmand e non gourmet, perché la fame è fame, la golosità è golosità, la gelosia è gelosia; e così arriverà prima o poi il momento in cui wikipedia finalmente riconoscerà il diritto di mandibola a chi tanto ha dato alla categoria, ai dentisti, ai gastro, agli edonisti, ai farmacisti, ai mangiatori seriali, ai bevitori tout court, a quelli dei 10.000 passi prima di pranzo -non si capisce in quale direzione, e bisogna alzarsi anche presto- salvo tornare seriali la sera nello stesso luogo di pranzo, quindi gourmand e non gourmet.

Onesti furono quelli dei Relais et Chateuax, ma non tanto quel direttore degno di Blatter, indicando le loro Grandes Tables come Relais Gourmand, e mai Relais Gourmet, mettendosi in una posizione comunicativa assai più efficace, assai più attrattiva, più edonistica e meno tecnica, ma, ahimè, pure loro hanno fatto da tempo un passo indietro, forse per evitare di sovrapporre un marchio con un altro, ed etichettando il singolo chef come Grand Chef piuttosto che identificarsi con un'insegna.


Ah! Non ultimo ma ultimo nell'anno le cose sono però cambiate, occupandomi di una rubrica da 500 articoli sull'anno molto solare, che si chiama Gusto, il che mi ha fatto però sentire un po' troppo Gioacchino, ma adesso c'è altro, come diceva il Vero Presidente PG : il mondo va avanti, e se il mondo mi viene incontro, io non mi scanso. Mi farò attraversare

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