giovedì 22 ottobre 2015

La Mugnaia ti conduce al porto


 Marco 50 & 50


Sai dove posso togliermi qualche sfizio...
Dalla Mugnaia vai a colpo sicuro
C'è di che sbizzarrirsi...un'indicazione di soddisfazione...
Se lasci fare a loro ti stendono, non preoccuparti, comunque tieni una freccia per due bocce portoghesi, La Quinta de la Rosa non si dimentica.
Mentre sto pensando che scusa dovrò trovare con mia moglie, mi aprono.
Buongiorno sono venuto per Rosa, quella con la quinta.
Dalla loro risposta capisco che la scritta "un sogno lungo un giorno" sui miei nuovi boxer non la vedrà nessuno.
Purtroppo qui non abbiamo quello che cerca ma se preferisce iniziare con un Porto, magari un Burmester 2007, possiamo sicuramente accontentarla signore, lei è comunque il benvenuto della cucina è un pignoletto rosso, che non è un frizzantino colto in fallo bensì un tipo di mais, che accompagna del baccalà su crema di cipolle.



Se penso all'accoglienza, alla saletta con camino con il soffitto a volta e con i tavoli ben distanziati, alla mise en place che denota  buongusto, ai modi garbati, confidenziali ma professionali di Elisa, la sorridente sommelier leccese nonché neo-moglie dello chef piemontese Marco, all'attenzione del personale di sala, alle diverse proposte di olio e di sale,  alla buona fattura e alla fragranza di diversi tipi di pane, alla bella presentazione dei piatti, al rapporto qualità (e tecnica) prezzo, credo che il percorso enogastronomico relativo al pranzo di Domenica diciotto Ottobre, abbia dell'incredibile, non solo per i parametri milanesi che ormai non fanno più testo.

Trentasei, quarantatre, cinquanta, sono il terno secco da giocare sulla ruota degustazione di Ivrea, senza il vizio del gioco ci si potrà togliere qualche sfizio, così come andando a pescare piatti singoli dalla carta che invoglia a scegliere con serenità alla luce dei prezzi davvero concorrenziali; quindi perché non lasciarsi tentare da una viaggio nel “sottobosco” (che stuzzica incuriosendo) in “autunno” (che appaga) senza paura di fare un “testacoda” (un altro gran bel piatto)  anche perché i vini proposti dal sorriso parlante di Elisa non fanno sbandare, ma invitano serenamente alla meditazione,  sarà per il colore arancione come le tuniche dei monaci.

Sul sito sono diligentemente elencati i nomi dei loro fornitori in gran parte piemontesi, ma, come nel caso della pasta e dell’olio, si spazia necessariamente uscendo coerentemente dall’ambito regionale, così come avviene in carta dove le origini di Elisa trovano corrispondenza nel piatto di triglie Salento Mon Amour.

Per avere una panoramica non dico a treesessanta ma almeno a 180 della cucina di Marco Rossi avrei voluto e dovuto assaggiare uno dei suoi risotti, tornerò, La Mugnaia non è proprio fuori porta per me ma quando la passione chiama il viaggio diventa parte del gioco.

Credo di poter dire, senza paura di essere smentito, che Ivrea, oltre al lungo Dora e al suo centro storico, possiede un altro piccolo tesoro che merita di essere scoperto e, possibilmente, riscoperto; la giovane coppia che lo gestisce credo meriti attenzione, per la passione dimostrata e non ostentata e per l'indubbia capacità sia di ricevere che di nutrire, in fondo la stessa cosa, perchè un buon pranzo, come questo, o una buona cena, sono soprattutto, nutrimento per l'anima.

Un solo neo, per quanto mi riguarda, purtroppo proprio su un piatto che per presentazione, tecnica e gusto potrebbe generare un sorriso di soddisfazione in grado di durare per tutto il viaggio di ritorno in terra lombarda, i ravioli di carbonara con pancetta croccante e spuma di pecorino, davvero molto buoni, sono arrivati al tavolo a temperatura non del tutto corretta, anche se, devo convenire, ci può essere un concorso di colpa da parte nostra, che perdiamo secondi preziosi per scattare foto ricordo.

Nel complesso, ma in qualità di solista della padella, Marco, educato, disponibile, appassionato e preparato, ci ha fatto divertire appagando papille e pupille, un goloso tiramisù alle castagne alleggerito da uno Zacapa ventitreenne e un assaggio degli altri gustosi, fantasiosi e ben presentati dessert, mi conducono dolcemente in Porto e se la Quinta de la Rosa è rimasta un sogno ad occhi aperti me ne farò una ragione, in fondo un buon Porto me l’hanno comunque servito, per cui si tratta solo di una piccola aspettativa disattesa, ricevo una telefonata da mia moglie, è arrivato un corriere, ha portato un pacchetto per te...aprilo, le dico, non ho mica niente da nascondere...silenzio...c'è un reggiseno di pizzo nero, sarà una quinta.

Baccalà, polenta e cipolla


sali, ed oli, per il grande assiette di verdure ...


ASSIETTE DI VERDURE
(Consistenze e colori del mondo vegetale)

I funghi nel bosco
Porcino ripieno di porcino, pioppini e garitule confit, gelato di porcini, nocciole croccanti

Ribolla 2004 : albicocche disidratate e tabacco biondo

RAVIOLI DI CARBONARA
con pancetta croccante e spuma di pecorino (omaggio ad H. Beck)

“SALENTO MON AMOUR”
FILETTO DI TRIGLIA SU CREMA DI FAVE, CRUDO DI GAMBERI ROSSI, CATALOGNA E TRIA (pasta fritta)

“TESTACODA”
Guancetta di fassone in lenta cottura, coda di vitello all’Erbaluce, “tataki” di filetto al rafano da carni pregiate di fassone piemontese del Consorzio La Granda

“AUTUNNO”
PETTO D’ANATRA CONFIT, ZUCCA, CASTAGNE, FINFERLI


CREMOSO DI YOGURT E CANNELLA
CON COMPOSTA DI MELE RENETTE E ZENZERO, GELATINA DI MELA VERDE

(senza glutine)

CHOCOLATE & LEMON
Cremoso di fondente 85% “Michel Cluizel”, limoni di Amalfi, daquoise alle mandorle, croccante al malto, chantilly al cioccolato bianco e nocciole

TIRAMISU’ ALLE CASTAGNE CON RHUM ZACAPA 23 ANNI

7 commenti:

  1. Prosa inconfondibile per foto molto "parlanti" e, per conseguenza, tavola da maresciallare, grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dovremmo condividere qualcosa di meno virtuale.
      Suo Appuntato.

      Elimina
    2. Condivido, bisogna trovare una caserma a metà strada...;)

      Elimina
    3. Proverò a chiedere all'esperto del "metà strada", lui tende sempre un po' ad Ovest per evitare la luce dell'est, ma per te non dovrebbe essere un problema...

      Elimina
  2. The west is the best, che però per me vuol dire Francia o Spagna, ma purché se magna ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sfondi una porta aperta davanti ad un mangiatore di bufala a colazione, credo tu sia consapevole che il mio potenziale è inespresso, nel senso che mi basta un caffè per ricominciare...

      Elimina
  3. Alla faccia che metà strada, facciamo 3/4 quantomeno. E poi George Best is the best...

    RispondiElimina