sabato 21 novembre 2015

Il sabato del guardiano : il miglior tagliere della città


Ne abbiamo viste di ogni. Di ogni genere di classifiche, per prodotto e per città. L'hamburger, la pizza, il gelato, il panino, la sfogliatella e bla bla bla. Mi manca una classifica particolareggiata che si occupi, -città per città- e che segnali in maniera infallibile quali siano i miglior indirizzi per strafogarsi di affettati.

La moda divampa ma le informazioni languono. I locali che li propongono sono sempre di più, ma la qualità dei prodotti impiegati non è sempre -quasi mai- all'altezza delle aspettative. Le moderne osterie che li propongono sono spesso al completo, nonostante la qualità non lo giustifichi. Questo, ahimè, fa pensare che la cultura sul tema sia piuttosto scarsa, sia da parte di chi li sceglie, sia da parte di chi se li mangia con soddisfazione.

Il più delle volte non è neppure una questione di prezzo d'acquisto, ma semplice pigrizia, o volendo nobilitare il termine, "praticità". Normalmente arrivano da un unico fornitore, massimo due, che vengono individuati casualmente dal ristoratore, che si limiterà poi ad assemblare almeno una decina di taglieri diversi per composizione ma abbastanza omogenei di qualità.

La fantasia però non si pone limiti, e così, ai taglieri tematici, quelli di soli salumi, saranno affiancati da quelli misti, dove non mancherà di emergere il candore di una grossa mozzarella o di una burrata. Altri formaggi saranno alternati ai latticini, spesso migliori di prosciutti, coppe, bresaole o salami, cotti o crudi, ma il vero tagliere d'autore manca troppo spesso all'appello.

E quasi sempre manca anche un appoggio coerente, e cioè un cestino di prodotti da forno che aiutino a riempirsi lo stomaco di carboidrati e proteine animali, con buona pace di ogni nutrizionista, che almeno uno scodellino di giardiniera di verdure vorrebbe fosse servita insieme a tanta esuberanza proteica. Sto sbadigliando mentre scrivo, senza benzina l'ibrido fatica a  partire

Un tagliere d'autore farebbe invece piacere di tanto in tanto, ma dove la selezione dei prodotti non sia frutto della consegna di un unico commerciante, ma bensì determinata da una scelta oculata, da una ricerca di prodotti locali affiancati dai grandi must della salumeria nazionale, ed eventualmente anche straniera, con ovvio riferimento primario alla straordinaria tradizione spagnola. Bene, e adesso che ho scritto benino ovvietà, tanto per, chiudo indicando il mio tagliere dell'anno, provato almeno due volte, a beneficio di chi sta in zona Milano - Varese - Como. Il locale sta a Saronno e si chiama Eidos, e si raggiunge con estrema facilità dall'uscita autostradale, ma non quella di Saronno, quella di Origgio, vicinissima, perfetta via di fuga dalle luci blu anche dopo aver bevuto un paio di bicchieri di vino, scelti nell'ampia carta dei vini del modernissimo cubo vetrato polifunzionale: enoteca, ristorante, bar, pizzeria, drogheria, mescita e rivendita di prodotti confezionati.

Affettati da Italia e Spagna, ma non solo purché se magna. Varietà e qualità parecchio oltre la media, anche quando si tratta di attingere dalle albarelle di verdure in agrodolce o in versione giardiniera. Pane, grissini, oppure una pizza bianca / focaccia, che faccia da goloso appoggio ad ogni giro di affettatrice, così che il porco sia degnamente festeggiato nel mese dell'anno a lui tradizionalmente dedicato.




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