domenica 27 dicembre 2015

Leggere di vino bevendo birra


gdf 17 minuti


Questo nuovo libro che parla di vino in maniera assai originale è di Roberto Cipresso, mentre la birra che ho scelto per accompagnare le prime pagine -già 30- sa di eucalipto. Birra, vino, eucalipto. Dove starà il nesso?

Il libro mi affanna il polso -600 pagine x 650 grammi- ma si presenta agile e scorrevole alla lettura. L'attenzione mi si sposta alternativamente dai vini toscani alla birra romana. I vini toscani difficili da rendere in sintesi ma più digeribili da leggere che da bere, e abili ad aprire la strada a questa birra straordinaria, romana di nascita ma dall'accento belga, già evidente dal primo sorso. Esisterà un accento belga?

Esiste sicuramente un vino così in Toscana, atipico, se no non piacerebbe. Sa proprio di eucalipto; si chiama Lupicaia, quello identificabile immediatamente al naso e che non potrà fare a meno di far percepire ai grandissimi nasi l'inequivocabile profumo di foglia di eucalipto.

Oggi so che esiste anche una birra trappista italiana -mi dicono più unica che rara- prodotta nell'Abbazia delle Tre Fontane, in via della Acque Salvie, a Roma, e che sa di eucalipto.

La gradazione è congrua alla lettura di un libro dall'immediato accento toscano, accento che sa di vino morbido a 14 gradi, supportando invece l'assaggio di bretzel, con la birra, e con i suoi 8,5 di coefficente. Il bicchiere è quello che stona visibilmente nel contesto, mentre tra birra e libro sembra ci sia empatia, o comunque sembra si sopportino,

Lontano dal concetto di birretta beverina, la Tre Fontane si fa valere anche al momento di pagarla; non meno di 6 euro per questa 0,33, ma che tradotto in termini di bottiglia di vino equivarrebbero a circa 15. 

Non poco direbbero gli enofili, che per 15 euro sarebbero in grado di indicare dozzine di etichette di valore, e per di più per un prodotto -il vino- che si può fare solo una volta l'anno, mentre la birra ... Si, ma, vuoi mettere bersi una vera birra trappista italiana? E allora? Quanto costano quelle delle Abbazie di lassù, quelle che non fanno compromessi, quelle che si producono come il vino, solo in certi periodi dell'anno.

Le briciole del bretzel cominciano ad infastidire la lettura. La birra, prima una e poi la seconda cominciano ad incidere sulla comprensione dei concetti. La lettura si fa difficoltosa, eppure poco prima tutto scorreva come un liquido fluido, mentre ora la birra si fa sentire, più dei Brunelli e dei Chianti. Non c'è nulla da fare, io con i vini toscani farò sempre fatica a conversare, mentre su questa birra da meditazione canto. 

gdf

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