lunedì 12 settembre 2016

Settembre : seratona Perriet Jouet al 21.9 di Flavio Costa


del Guardiano del Faro


Lontano dagli occhi ma non lontano dal cuore, dallo Champagne più romantico che si possa immaginare, quello della storica grafica, di quei tempi folli fatti di lusso e voglia di vivere, andando oltre le bruttezze della vita e del design minimalista.

Lontano dagli occhi mi chiedo quanti di quelli che frequentavano abitualmente Lavagnola ed Albissola siano già venuti qui a Piobesi d'Alba più di una volta per ritrovare uno dei tre migliori chef liguri da trasferta.

Gli altri due li conosciamo, li conosciamo bene perché si sono ormai fatti conoscere bene scegliendo una piazza che li possa valorizzare,  Milano. Si chiamano Luigi Taglienti e Eugenio Boer. 

E' vero, ce ne sarebbe un altro, ligurizzato per il solo fatto di aver a lungo studiato alla scuola alberghiera di Finale Ligure, come Flavio Costa. Si chiama Massimo Sola, in trasferta pure lui, addirittura sorpreso a cucinare polpi nella tentacolare New York. Ciao Massisol, fatti vivo, anche senza coltelli nella valigia. 




La risposta di Flavio è si. Il suo pubblico, la sua clientela affezionata continua a seguirlo anche qui, lontano dagli occhi ma non dal cuore, dalla sua cucina più di cuore che di pancia, utilizzando il cervello come strumento mediatore. Anche lui, valorizzato in trasferta.

Il resto è come Milano e Vincenzo, perché se vivi a Roma che ne sai.




Perriet Jouet è pure nel mio cuore, a partire da quella magnum di Blason de France blanc de blancs millesimata 1976 versata su quella ragazza rouge de rouge millesimata 1970 nel 1988. Un buon punto di partenza per comprendere come le origini del mondo, ben irrorate dall'ombelico dello Champagne potevano prendere il rivolo giusto, verso l'amata nota acida fruttata.

L'acidità avant de tout. Traction avant, anche con un po' di pancia che ci confà Flavio. Ci autorevolizza. Hai visto che botta mediatica la Meldol Ale? E il Noto Bob? Tutto fa, soprattutto se sai fare brodi primordiali così convincenti come i fondi per le carni invece di tante minchiate, di cui comunque la comunicazione ha necessità di cibarsi.

E adesso -non appena arriverà l'autunno- quando tutti pensano il contrario arriva la bella stagione da queste parti, quella che profuma di gas della Val Padana e ti sistema il conto anche se lo avessi aperto alla Banca Cooperativa di Caraglio, dove sta parcheggiando con difficoltà l'uomo col cappello e gli occhiali con lenti anti proiettile, quello di Cuneo che guida minacciando con il pugnetto teso al parabrezza l'automobilista con il cappello che lo precede ... quelli li, quelli che quando sentono profumo di trifula e trifulina tirano fuori il portafoglio pesante dalla naftalina e pur senza regalarti nulla ti daranno tutto quello che ti meriti, quindi parecchio.


Ci sarà un po' di tutto, Grand Brut en blanc e Blason en rosé, piombando infine in piena Belle Epoque, blanc e rosè, 2007, 2004 ...


Ore 19.30 Siamo pronti 

Come sempre con Flavio, il menù si rifinisce last minute 

Et voilà 

Pronti 

A table 

 Il servizio dell'olio de La Baita. Fantastico

Si, è il piatto simbolo, quello che ha inseguito Flavio ovunque.


La  giovane P.R. parigina di Perriet Jouet -Ingrid- rimane stupita, segno che il piatto continua ad essere contemporaneo. La ragazza ne vede di piatti in giro per il mondo, eppure la crema di zucchine trombetta con seppia al nero e scorzette di limone colpisce anche lei, lei, che da come pronuncia Perriet Jouet gli compreresti l'intera produzione.

Trota fario, limone piccante, burro bianco e alloro 

Moscardini fragolini, burrata e peperoni di Carmagnola 

Scampi arrostiti con ortaggi di fine estate. Nocciola tonda gentile in diverse consistenze

Tagliolini alle vongole veraci. Emulsione di Taggiasca. Pomodoro e basilico

Il pescato del giorno (forse ricciola?) fagiolane fresche, salsa Champagne e caviale fresco 


Pesca, pesca, pesca 

Fico, fico, fico 

Flavio con Ingrid, la Parigina Apulo Tedesca che si fa capire perfettamente in italiano 

Igor Vendemia decide di esagerare. Non glielo versare addosso però ...

E buona notte a tutti 

gdf è li

Caspita, l'aveva capito anche VG


2 commenti:

  1. La parigina si fa capire in tutte le lingue. Bravo Flavio, ci si vede presto. L'asino.

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  2. Solo le lumache vanno lente alla parigina che si sente sola .Franck

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