venerdì 30 giugno 2017

Ruppert-Leroy Champagne “Les Cognaux” Brut Nature s.a.



Esposizione sud-sud est, per questo lieu dit di argilla e marne grigie, che si trova à côtédella Borgogna. Ergo, Pinot Nero che va a comandare, in un piccolo e giovane domaine – visitato tre anni fa - che applica i principi della biodinamica, vinifica separatamente ogni singola parcella, con tutti i suoi vini privi di liqueur de dosage.

100% Pinot Noir, barrique e demi muids, malolattica svolta, una ventina di mesi sur lattes, sboccato da oltre 3 anni.

Naso molto fresco e delicato, che si articola su sfumature di rosa e di più marcate sensazioni fruttate, grazie ai toni scuri della bacca nera - lampone, fragolina e arancia rossa – con appena un accenno di mineralità.

Al palato, freschezza e vinosità, ma pure ispida effervescenza, con l’alta tensione dello zero dosaggio che allontana, seppur parzialmente, le buone premesse olfattive.
Il risultato è una bocca secca, più avvitata che affilata. Tanta droiture, a discapito di una cremosità e piacevolezza di beva, messe alle corde, per un epilogo breve e citrino, con taglienti increspature.

Chiudo, richiamando un paio di concetti, dal solito refrain, già espressi e approfonditi più volte.
In primis, spesso e volentieri, qualche grammo di zucchero servirebbe – non è belzebù - soprattutto quelle volte in cui lo zero dosaggio si rivela semplice esercizio di stile, fine a se stesso, finendo per compromettere l’equilibrio.
In secondo luogo, altrettanto spesso e volentieri, si scrive Champagne, ma si beve, climaticamente e pedologicamente, Borgogna (con le bolle). Infatti, nel calice si avverte, eccome, la dimensione ruvida e graffiante della Côte des Bars e, in particolare, della bacca nera, la quale, smarrisce quella classica eleganza che ritrovo a nord, tanto nella Vallata della Marna, quanto nella Montagna di Reims.


mercoledì 28 giugno 2017

B Bros & co : underground on Sanremo


- del Guardiano del Faro -


SANREMO - Cinquanta passi. Li ho contati. Cinquanta passi dal Teatro Ariston eppure inteso come The  Dark Side of Sanremo. Persino underground, per via della decina di gradini che portano sotto al livello strada. Un vicolo per nulla cieco, ma abbastanza defilato da apparire distante da tutto, soprattutto dalla superficialità.


La destinazione originale del ristorante fu chiara fin dall'inizio, nello scorso decennio, quando si chiamava Filetti & Contorni. Insomma, dove tutti facevano pesce qui si mangiava principalmente filetto di manzo con qualche ortaggio di contorno. In seguito l'insegna cambiò. Se non ricordo male erano piemontesi di Langa quelli che tentarono non senza celata ironia l'avventura nel Vicolo Volturno, etichettando il loro locale Bar-Baresco ...


B Bros è oggi rinfrescato dalla presenza del già consolidato titolare Alessandro Battaglia (qui dal 2013), a cui si è aggiunto in cucina Luciano Guerrise. I maestri dei due si chiamano Paolo Masieri (*), Giuliano Sperandio (** a Parigi), e poi i due enfant terrible du pays, Davide Zunino e Manuel Marchetta. Chi dell'uno e chi dell'altro, o di tutti e due, perché la provincia è piccola e i locali di rilievo sempre troppo pochi.


Il pesce come prodotto non prioritario, proprio perché la missione del B Bros non è riproporre la duecentesima tavola fotocopia dove mangiare per forza gamberi e tonno rosso, che non si rinnegano in carta, ma che non rappresentano le intenzioni di Alessandro e Luciano, più attratti dai sapori forti e netti del territorio.


In sala Mira e Mary, per un servizio disinvolto, pratico ed efficace, con colpi di Teatro come un servizio alla lampada o una sciabolata (verificata) di una bollicina beneaugurante. In attesa di una sistemazione dell'esterno, dove c'è comunque la possibilità di mangiare, nel defilato dehor, nel vicolo, a 50 passi dal Teatro Ariston.


Luciano verifica la nuova carta d'estate

La scaloppa di foie gras in cottura

Alessandro minaccia una sciabolata. Coltello trinciante o sciabola?

La sciabolata

Voilà!

Perfetto

La scaloppa di foie gras con frutta fresca, fichi e composta di fichi
Buona la qualità del fegato, prodotto sempre più difficile da reperire al meglio

Semplicemente gnocchetti al pesto, dosato il giusto, perché saturante

Il piatto simbolo del locale, in un certo modo recuperato dall'esperienza taggiasca dell'Olio Colto. Tagliolini con ragù di coniglio. Si, ma, è la potenza minerale delle frattaglie a dare un carattere fortissimo al sapore dell'insieme.

Territorio spietato. Filetto di maialino cotto nella birra (Baladin Super), demi glace, insalatine, patate arrosto e carote al burro e scotch whisky. Presentazione migliorabile ma il gusto c'è tutto.

Bella anche la presentazione invece nel caso della cheesecake ibisco e frutti rossi. Piena e appagante.

Qui si viene per mangiare. I piatti ben guarniti lo confermano, ma anche per divertirsi. 
Dopo la sciabolata (con la supervisione di Alessandro) , Mary si esibisce nel servizio alla lampada.
Crepe alla banana e succo di mela, cacao amaro di contrasto



Via Volturno, 10, 18038 Sanremo IM
Chiuso Lunedì
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martedì 27 giugno 2017

Il Pic Nic Gourmet di domenica 9 luglio a Piobesi d'Alba




Le tovaglie de Il Pic Nic Gourmet si posano sul prato di Tenuta Carretta, storica cantina a Piobesi d’Alba che festeggia i suoi 550 anni



Domenica 9 luglio, dalle 12.00 alle 20.00, Tenuta Carretta farà da cornice a Il PicNic Gourmet,format itinerante ideato da Serena Tripaldi e Luca Defilippi che, dopo il grande successo dello scorso anno, torna nuovamente per far divertire grandi e piccini.

Luca Defilippi, organizzatore dell'evento

Tra gli eventi in calendario quest’anno a Tenuta Carretta (che festeggia nel 2017 i suoi 550 anni), Il PicNic Gourmet è sicuramente uno dei più divertenti e genuini. Un pranzo take away da gustare all’aria aperta, adagiati sul curato prato interno alla tenuta, ammirando gli splendidi vigneti circostanti del Roero.Gli ingredienti sono quelli di un'allegra e rilassante giornata di festa. Tutto girerà intorno alle gustose preparazioni dello chef stellato Flavio Costa del Ristorante 21.9 a Tenuta Carretta, che ha disegnato un inedito itinerario gourmet.

Le prelibatezze saranno offerte all’interno del cestino/sacchetto Il PicNic Gourmet, insieme ai tagliandi utili al ritiro dei due calici di vino compresi nell’esperienza gastronomica: il Roero Arneis DOCG Cayega e il Langhe DOC Nebbiolo Podio.

Ma non mancheranno altre attività ricreative, piccoli micro-eventi nell’evento che andranno a intrattenere i partecipanti per tutta la giornata:il Market Day (un curato mercatino dell’artigianato), musica live che lascerà posto ad un dj set nel tardo pomeriggio, corsi di yoga e area benessere con massaggi, attività ricreative per i più piccini e un’area dedicata ai giochi di un tempo.

Inoltre, saranno a disposizione degli ospiti tutti i servizi che Tenuta Carretta propone quotidianamente, come la visita in cantina -all’interno della quale sarà possibile anche ammirare le fotografie più belle degli ultimi anni di Oasis PhotoContest - il percorso di trekking fra i vigneti che circondano l’azienda, le “degustazioni tecniche” interne nel wine shop.



IL MENU' PICNIC A TENUTA CARRETTA

Nel cestello troveremo:

Sarda in saor interno 

“Melanzana alla parmigiana” fredda 

Coniglio farcito con frutta disidratata,
composta di cipolle e sarzetto 

Mezze maniche ripiene di “brandacujun”
con condiglione ligure liquido 

Hamburger di palamita in pane al pesto

Biancomagiare allo yogurt e fragole


INFO & PRENOTAZIONI
Mail: ilpicnicgourmet@gmail.com
Tel. / WhatsApp: 392/0226203
Facebook:Ilpicnicgourmet

domenica 25 giugno 2017

Pol Roger en plein air


- del Guardiano del Faro -


Alassio - Come si diceva un tempo, questa è una ragazza da sposare, perché sa far tutto, anche smacchiare la mia povera polo finita vittima di troppi assaggi  di cucina. Sa far, tutto. Farcisce i fiori di zucca, pulisce i calamari, impiatta qualsiasi preparazione quando il cuciniere Masala deve provvedere ad altro. E poi lava i piatti, sorride sempre, trova il tempo per andare anche in palestra e così tenersi in bella forma. Brava Corina!


La formula proposta, e cioè quella di riproporre lo stesso evento a pranzo e cena sta cominciando ad essere recepita, persino in una stagione dove si va più in spiaggia che a pranzare elegantemente a botte di Champagne e crostacei.

La sera fai il pieno, quasi ovvio, ma riuscire a far passare il messaggio del pranzo in giardino è una piccola ma bella soddisfazione sia per me che per Gianni Gaibisso e Andrea Masala, che così hanno il tempo di prendere le misure sui dettagli che saranno messi a fuoco per arrivare all'ora di cena con una consapevolezza diversa.

I clienti possono venire in una forma più rilassata -magari la sera  hanno da fare altro- portandosi pure i bambini, al fresco del giardino, e godersi per tutto il tempo una giornata fatta di lusso e voluttà, in regime di no stress. Per chi lavora in sala c'è il tempo di prendere confidenza con i piatti e con i vini. In più, il cuciniere può confrontarsi con gli stessi clienti ed eventualmente aggiustare il tiro su -a volte capita- su un piatto non particolarmente convincente. Dettagli che faranno la differenza.


 Andrea Masala


 Ne hanno mandata una sola, ma di misura congrua al Gaibisso

Vedi, a pranzo saranno tre i tavoli, mentre la sera è full 

Ostriche: Ancelin con pere, Perle Noir con aria di limone e Belon nature 

Acciughe farcite e fritte  

Sono cinque le etichette di Pol Roger che andremo ad assaggiare, più (fuori onda) una sciabolata di Winston Churchill 2002 che sta imperversando su FB. 

Gambero viola, zucchina trombetta e mela


Gambero rosa, tuorlo d'uovo e pecora Brigasca 

Il prebuggiun nel raviolo con guazzetto di molluschi 


L'astice fumè nella sua bisque con asparagi viola e zucchine 

 Fabio continua a stappare, da un millesimo all'altro


 C'è anche il Rich, per fortuna non troppo dosato

E per fortuna c'è sempre Corina, anche nel ruolo di smacchiatrice. Secondo me sa anche stirare benissimo 

La pesca

E poi ho lasciato spazio alla mannaia. Grandissimo questo.

... anche concierge d'hotel ...




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